45 e 33 giri dorici
Ecco una sezione dedicata alla musica (di ogni genere) nata in Ancona, da anconetani, o che comunque è legata in qualche modo alla città. Per ovvi motivi di spazio, non vengono elencati tutti i gruppi/solisti esistenti/esistiti ma solo quelli che hanno inciso e venduto dischi o cd (non demo).
La sezione è soggetta ad ulteriori aggiornamenti.
(Ultimo aggiornamento 20/08/2012)
Il Festival di Ancona

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Ancona dette il successo alla canzone di Adriano Celentano "Il tuo bacio è come un rock", brano con cui il 13 luglio 1959 il Molleggiato vince proprio il "Festival di Ancona" vendendo, nella prima settimana, ben 300.000 copie (come riportano i dati di "Musica e Dischi" di quell'anno).
E se il nome di Celentano può far spalancare gli occhi ad alcuni, allora si sappia pure che Mogol venne battezzato proprio nel capoluogo dorico. La sua prima importante affermazione risale infatti al 1960 quando si presenta al "Festival di Ancona" come autore del testo "Non dire I cry", interpretato da Tony Renis.
Il "Festival di Ancona" fu importante anche per la cantante Niky che, partecipandovi nel 1966, venne notata da Marino Marini che le propose un contratto con l'etichetta Tiffany facendola poi debuttare al Festivalbar dell'anno successivo con la canzone "Tu dici ciao" rappresentando poi, con Iva Zanicchi, l'Italia al Festival di Barcellona.
E se il nome di Celentano può far spalancare gli occhi ad alcuni, allora si sappia pure che Mogol venne battezzato proprio nel capoluogo dorico. La sua prima importante affermazione risale infatti al 1960 quando si presenta al "Festival di Ancona" come autore del testo "Non dire I cry", interpretato da Tony Renis.
Il "Festival di Ancona" fu importante anche per la cantante Niky che, partecipandovi nel 1966, venne notata da Marino Marini che le propose un contratto con l'etichetta Tiffany facendola poi debuttare al Festivalbar dell'anno successivo con la canzone "Tu dici ciao" rappresentando poi, con Iva Zanicchi, l'Italia al Festival di Barcellona.
Il disco del Festival era un 33 giri con il formato del 45, contenente più canzoni.
Nelle immagini, la copertina ed il disco della Nona edizione del 1969 prodotto dalle "Edizioni Discografiche Emmanuel" e la foto di copertina di Sergio Anastasio. Sul retro, la scritta che riporta la partecipazione del complesso del Maestro Quinto Curzi. |
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Via Verdi

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Band anconetana formata nel 1983 dal chitarrista Marco Grati ed il tastierista Glauco Medori, compositori, arrangiatori e produttori di tutto il repertorio Via Verdi fino ad oggi. In un primo tempo il gruppo faceva parte della cosiddetta "scuderia Cecchetto". In seguito ha continuato la propria attività firmando prima con la Wea (Warner) e poi, nel 1988, con la Ricordi (nuova formazione senza Remo Zito e Massimo Marchione). Si sono sciolti nel 1990.
I componenti della prima formazione dei Via Verdi si sono riuniti nel novembre 1999. Nel gennaio 2001 il batterista Massimo Marchione ha lasciato la band ed oggi vive e lavora in Australia. Nel 2004 il cantante Remo Zito ha lasciato la professione ed oggi canta in via amatoriale con la sua tribute band di provenienza (First Band). L'attuale cantante dei Via Verdi è dal 2005 Luca Mancinelli e completa il quartetto il batterista Primius Pavani. Con questa nuova formazione è stato realizzato l'album "Blu" (2009) [Italia - Inghilterra].Curiosità: Il gruppo è stato citato anche nella canzone di Elio e le storie tese feat Jovanotti nella canzone Baffo Natale dove Jovanotti sostiene di averne fatto parte.
(Fonte: wikipedia)
I componenti della prima formazione dei Via Verdi si sono riuniti nel novembre 1999. Nel gennaio 2001 il batterista Massimo Marchione ha lasciato la band ed oggi vive e lavora in Australia. Nel 2004 il cantante Remo Zito ha lasciato la professione ed oggi canta in via amatoriale con la sua tribute band di provenienza (First Band). L'attuale cantante dei Via Verdi è dal 2005 Luca Mancinelli e completa il quartetto il batterista Primius Pavani. Con questa nuova formazione è stato realizzato l'album "Blu" (2009) [Italia - Inghilterra].Curiosità: Il gruppo è stato citato anche nella canzone di Elio e le storie tese feat Jovanotti nella canzone Baffo Natale dove Jovanotti sostiene di averne fatto parte.
(Fonte: wikipedia)
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Remo Zito racconta Remo Zito (marzo 2010). A sinistra il video del piacevole incontro tra Marco Traferri (Blumouse Computer Ancona) e Remo Zito, il leader e solista dei Via Verdi, gruppo tutto anconetano che nella seconda metà degli anni ’80, con Diamond
scalò le vette dei dischi più venduti in Italia. Le riprese video e il montaggio sono della filmaker anconetana Laura Viezzoli, by HeyZoom. |
Strade Libere

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Registrato nell'aprile del 1990 negli studi "Silver Sound Studio" di Senigallia, il gruppo anconetano "Strade Libere" incide finalmente il 33 giri omonimo.
La band è formata da:
Maurizio Belardinelli alle tastiere (Roland D50 - Roland U20 - Roland S50 - Yamaha tx - Roland D110)
Vladimiro Carboni alla batteria
Roberto Balerci (Jimmy) alla chitarra elettrica e voce
Diego Cerusico alla voce
Massimo Pierdicca (Gianni) al basso e voce
Il disco, prodotto da Gualtiero Guerrini e dedicato all'amica Annina, contiene 10 canzoni (5 per lato). Al progetto parteciparono anche le voci femminili di Annagloria e di Luisella Zanchettin. I ringraziamenti in copertina vanno anche, oltre che a Guerrini, a Giorgio Ferretti.
La band è formata da:
Maurizio Belardinelli alle tastiere (Roland D50 - Roland U20 - Roland S50 - Yamaha tx - Roland D110)
Vladimiro Carboni alla batteria
Roberto Balerci (Jimmy) alla chitarra elettrica e voce
Diego Cerusico alla voce
Massimo Pierdicca (Gianni) al basso e voce
Il disco, prodotto da Gualtiero Guerrini e dedicato all'amica Annina, contiene 10 canzoni (5 per lato). Al progetto parteciparono anche le voci femminili di Annagloria e di Luisella Zanchettin. I ringraziamenti in copertina vanno anche, oltre che a Guerrini, a Giorgio Ferretti.
L'album è l'unico progetto realizzato in vinile dal gruppo.
La band è durata per 5 lunghi anni. Sulla copertina del disco, vi è la foto di corso Garibaldi, scattata verso piazza Cavour all'altezza di piazza Roma, quando ancora il Centro era percorribile in auto. Sul vinile ecco l'immancabile "AN": le due lettere che contraddistinguevano la provincia dorica sulle targhe delle auto. |